Un fiume sotterraneo

Il Carso è una regione al confine tra l’Italia e la Slovenia il cui suolo è formato da rocce calcaree, in cui scorre il Timavo, un fiume sotterraneo. Lo scorrere dell’acqua

ha eroso le rocce dando vita a gallerie e grotte. Con il termine carsismo, infatti, viene indicata l’attività che esercita l’acqua sulle rocce calcaree creando le

stalattiti e le stalagmiti.

 

Lezione 16

Il paesaggio fluviale

Fiumi, canali, torrenti, ruscelli e tutte le risorse idriche che si trovano sulle terre emerse formano il sistema delle acque interne, alimentate più o meno

direttamente dallo scioglimento dei ghiacciai o dall’acqua piovana, sia essa pioggia o neve.

L’acqua sgorga in superficie in un punto chiamato sorgente e forma il fiume, che scorre in un letto (o alveo) delimitato da due rive (o sponde); esso è

rifornito da ruscelli (corsi d’acqua di piccole dimensioni) e torrenti (corsi d’acqua stagionali con un percorso interrotto da cascate e rapide).


La portata del fiume

La grandezza di un fiume si misura con la portata, vale a dire la quantità d’acqua che passa in una sezione del corso d’acqua in un secondo. Durante l’anno ogni fiume conosce periodi di piena, quando la portata è massima, e di magra, quando la portata è minima. Insieme a particolari condizioni meteorologiche, possono verificarsi lo straripamento del fiume, ossia l’uscita dai suoi argini, oppure la secca, quando le acque diminuiscono fino al prosciugamento.


Il corso del fiume

Si definisce alto corso del fiume la parte in prossimità della sorgente e dei rilievi.

Il medio corso del fiume, invece, è il tratto in cui i pendii si fanno più dolci e i corsi d’acqua secondari che non arrivano fino al mare diventano affluenti dei fiumi principali, versando le loro acque in essi. Il punto di incontro di due fiumi si chiama confluenza. L’area attraversata dal fiume principale e da tutti i suoi affluenti prende il nome di bacino idrografico.

Il basso corso del fiume, infine, è il territorio pianeggiante nei pressi della foce, il luogo in cui il fiume riversa le sue acque nel mare.

Durante il suo percorso un fiume può incontrare un lago, cioè una massa di acqua racchiusa in una cavità terrestre. Si definisce immissario il fiume che porta acqua al lago ed emissario il fiume che esce dal lago.


La foce del fiume

La foce può essere a delta, quando i detriti del fiume vi si depositano, creando isole sabbiose e dividendo il corso d’acqua in tanti bracci minori. Il Po, per esempio, ha un ampio delta, perché le correnti marine dell’Adriatico sono molto deboli. Il Reno, invece, sfocia nell’Oceano Atlantico, un mare con forti correnti che portano lontano i detriti; perciò la sua foce è a estuario: il fiume si getta in mare senza ramificazioni.

 

 

Il Reno, come tutti i fiumi, è un torrente nei pressi del suo alto corso ma scendendo a valle riceve l’acqua di altri corsi d’acqua e diventa un fiume. Ai piedi delle Alpi esso forma il Lago di Costanza, di cui è sia immissario sia emissario.

 

WIKIGEO

Meandro

Ampia curvatura di un corso d’acqua.