Valorizzare il patrimonio
Lo Studiolo era il luogo dove Federico amava immergersi nella lettura e nella riflessione, al ritorno dalle sue lunghe campagne militari. L’ambiente è interamente ricoperto di tarsie lignee (decorazione realizzata con minuti pezzi di legno), raffiguranti gli interessi del duca: le armi, gli strumenti musicali, il mappamondo, i codici miniati... Nei disegni di questi soggetti, opera dei maggiori artisti fiorentini dell’epoca, sono applicati gli studi prospettici, sviluppati proprio in quegli anni. La parte superiore della piccola stanza era originariamente decorata con ventotto ritratti di uomini illustri, oggi divisi tra la Galleria Nazionale delle Marche e il Museo del Louvre di Parigi. Questi personaggi rappresentano le menti più illustri di tutti i tempi, con le quali idealmente Federico si confrontava. Nel 2015, un’importante mostra ha restituito per alcuni mesi all’antico splendore il prezioso scrigno d’arte di Federico da Montefeltro: dopo 400 anni, lo Studiolo ha ripreso la sua veste originaria, riappropriandosi di tutti i ritratti che un tempo ne decoravano le pareti.
Lo Studiolo del Duca, 1473-1476. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche.
Vivi l’arte
Urbino, con il suo Palazzo e la ricca Galleria, ti offre una straordinaria immagine del Rinascimento italiano. Puoi approfondire gli aspetti che hanno reso a questa cittadina l’inclusione nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità visitando i siti web sottoelencati.
CuriosArte
Scale e biblioteche che tornano a vivere
Attiguo al palazzo sorge un imponente torrione, progettato dall’architetto Francesco di Giorgio Martini su commissione del duca di Urbino. La grande struttura elicoidale, contenente la cosiddetta «scala a lumaca», permetteva al duca di raggiungere a cavallo il palazzo. Per anni questa parte dell’edificio venne lasciata all’incuria e riempita di detriti ma, per fortuna, nella seconda metà del Novecento un accurato restauro ha reso di nuovo agibile il complesso, ora utilizzato come sede di attività culturali. Nel 2010, invece, è stata la tecnologia digitale a ridare vita alla Biblioteca del Palazzo Ducale. L’artista visuale Paolo Buroni ha infatti creato una biblioteca virtuale con scaffali su cui sono collocate le immagini scansionate dei preziosi testi miniati del signore di Urbino, custoditi ormai da tre secoli nella Biblioteca Apostolica del Vaticano. I volumi virtuali possono essere estratti con un semplice gesto della mano e sfogliati con un movimento del braccio: la più importante collezione di codici miniati del Quattrocento del duca di Urbino è ora nella prima biblioteca touchless al mondo!
Competenze individuali
Immagina di essere incaricato della progettazione di un depliant che invogli i turisti a visitare il Palazzo Ducale di Urbino. Dedicando molta attenzione alla grafica e alla scelta delle immagini, fai una presentazione sintetica della storia e degli ambienti di Palazzo Ducale. Completa l’ultima facciata del pieghevole con informazioni pratiche che puoi recuperare nei siti web indicati in Vivi l’arte.
Scheda di autovalutazione e valutazione dell’insegnante sulle Competenze individuali