6 - Le sculture in ceramica dei Della Robbia


Tra scultura e pittura

Un particolare tipo di scultura, che conobbe grande successo a partire dall’inizio del Quattrocento e per buona parte del Cinquecento, fu quello delle ceramiche policrome. L’arte della terracotta era praticata fin dall’antichità, ma fu Luca della Robbia (1400-1482) – discepolo di Brunelleschi e di Donatello – che riprese e perfezionò una lavorazione già nota agli Egizi e ai Babilonesi (vedi la Porta di Ishtar, p. 22). La forma in terracotta, una volta asciutta, veniva rivestita con una patina di vari colori uniti a sabbie silicee, usate anche per la produzione del vetro (da qui il nome di ceramica «invetriata»), e ossido di piombo. La cottura a forno fissava definitivamente i colori, rendendo la terracotta lucida e brillante. Questa tecnica univa in sé scultura e pittura e si prestava a completare oppure ornare elementi architettonici, favorendo così una felice integrazione fra le tre arti.


Colori brillanti

La bottega di Luca della Robbia si specializzò nella produzione delle ceramiche e proseguì la sua attività per oltre un secolo grazie ad Andrea (1435-1525) e ai suoi figli Giovanni (1469-dopo 1530) e Girolamo (1488-1566). Le terrecotte robbiane arrivarono in Francia alla corte di Francesco I, guadagnandosi fama internazionale. Inizialmente le ceramiche erano caratterizzate dal colore blu per lo sfondo e dal bianco per le figure in rilievo. Successivamente, Giovanni impiegò una gamma molto più vasta di colori, sempre molto intensi, decisi e brillanti, e rappresentò scene di una complessità sempre maggiore.


Andrea della Robbia, Putto in fasce, 1487, ceramica invetriata. Firenze, Spedale degli Innocenti.

È uno dei tondi in terracotta che ornano il loggiato esterno dello Spedale degli Innocenti di Brunelleschi, integrandosi perfettamente nella struttura architettonica.


Giovanni della Robbia, Presepe, 1521, ceramica invetriata, 307 × 200 cm. Firenze, Museo Nazionale del Bargello.



Ieri & Oggi

La terracotta dipinta

L’arte della ceramica, e in particolare della terracotta invetriata, è stata praticata nel corso dei secoli da grandi artisti per realizzare sculture a tutto tondo, rilievi o basi su cui dipingere. Un grande artista italiano contemporaneo che ha realizzato molte sculture con questo materiale è Lucio Fontana (1899-1968): in molte delle sue opere può essere rintracciata un’ispirazione ai capolavori dei Della Robbia.



Lucio Fontana, Crocifissione, 1950 ca., ceramica.